sabato 12 dicembre 2009

IL MISTERO DELLE SEPOLTURE SCOMPARSE




Parte I

















La Sardegna può essere definita un’isola misteriosa poiché molti misteri sono presenti in questa terra ma anche nelle vicende storiche dei suoi abitanti.
Infatti ad esempio,tanto per citarne alcuni di quelli più noti
,risultano ancora misteriosa la funzione originaria delle oltre diecimila torri megalitiche chiamate nuraghi sparse in tutto il suo territorio ancora misteriosa la regione da cui, verso il 2000 a.C. I Sardi si sono mossi per insediarsi definitivamente in Sardegna.
Fra i tanti misteri della Sardegna il più strano è quello che sinora risulta del tutto sconosciuto malgrado sia apertamente sotto gli occhi di tutti.
Infatti sinora nessuno ha fatto caso che da tutta la Sardegna , ed in particolare dai suoi più importanti centri storici sono scomparse senza lasciare alcuna traccia numerose sepolture importantissime: quelle di tutti i personaggi storici sardi importanti che dal VII sec. d.C. sino a tutto il XIV sec. d.C. hanno retto non solo le sorti del Popolo Sardo.
Si nota infatti che in tutte le nazioni europee, Italia, Francia, Inghilterra,Germania, ecc. , chi più chi meno conservano ancora le sepolture dei personaggi importanti del periodo storico in questione.
Così, ad esempio in Francia,oltre la tomba di Carlo Magno, sono presenti le sepolture di numerosi storici r e personaggi meno importanti del periodo carolingio e post-carolingio.
In Sardigna, invece, non è presente nemmeno la sepoltura di un solo giudice anche se i giudici quali capi di stato hanno governato la Sardigna per circa sette secoli. Cosi a Cagliari non sono presenti le sepolture di quei Giudici che eroicamente salvarono la Chiesa Cattolica respingendo eroicamente i tentativi di conquista dei Saraceni quando tentarono ripetutamente di impadronirsi dell’Isola per utilizzarla come base d’assalto per invadere la Penisola Italiana.
Parimenti in Oristano non vi è traccia delle tombe dei grandi Giudici quali Marjiane II, Barione, Mariano IIV,Ugone III r della stessa Eleonora d’Arborea così come in Porto Torres ed in Olbia non vi è traccia delle sepolture di Adelasia di Torres e di Elena di Gallura e di coloro che le precedettero nel governo dei rispettivi giudicati.
Non è assolutamente pensabile che queste sepolture non siano mai esistite ammettendo che i Sardi in quel periodo storico erano tanto primitivi da essere del tutto privi del dovere di onorare e commemorare dovutamente i loro più insigni personaggi perché ciò risulta contraddetto dal fatto che, specie in Barbagia i nomi di alcuni rilievi montani sono gli stessi di alcuni famosi personaggi giudicali
Così oltre che il Monte Gonare di Sarule che chiaramente ricorda il giudice Gonario di Lacon, nel territorio di Aritzo il toponimo
Punta Marcusa ( presso i MontenEnnaentu erroneamente chiamato Monte Gennargetu per l'accuptirazione subita dai Sardi) ci ricorda Marcusa di Gunale ( probabilmente perché era nativa di questo paese) che fu consorte del giudice Costantino I di Torres e nonna di quel giudice Barisone a cui lo strozzinaggio dei Genovesi impedì di liberare ed unificare la Sardegna in un unico regno.

Anche se non è noto perche gli Aritzesi nel XII srcolo abbiano dedicato questa località alla moglie deu giudice logudorese, l'poyesi piò probabile appare quella che Donna Marcusa di Ginale possa essere stata nativa e grande benneficiaria del paese di Aritzo.

Inoltre , poiché per antichissima consuetudine i Sardi hanno sempre onorato e commemorato i loro morti, le sepolture dei personaggi importanti del Periodo Giudicale dovevano sicuramente esistere per cui sorge il problema di risolvere il grande mistero individuato dal quesito:


Perchè esse sono state fatte sparire ?






Parte II


Il mistero della sparizione delle sepolture dei personaggi sardi più insigni de Periodo Giudicale può essere chiarito eseguendo un’attenta indagine storica con criteri non molto simili a quelli con cui solitamente viene condotta un’indagine poliziesca.
Pertanto in primo luogo è necessario scoprire il genere di luogo in cui solitamente i Sardi e le sepolture in questione anche se su ciò non ci è pervenuta alcuna informazione diretta.
Si apprende infatti attraverso i Condaghi che nel Periodo Giudicale i defunti, a seconda del loro ceto sociale venivano inumati o dentro le chiese o in un loro spazio esterno recintato destinato ai meno abbienti.
All’interno degli edifici religiosi i defunti venivano accolti a seconda della loto importanza in sepolture sistemate sulle pareti laterali delle cappelle.sotto il pavimento o in un ambiente sotterraneo chiamato clostra.
L’accoglirnza dei defunti entri le mura di un edificio religioso non era gratuita poiché appare giustificata con le formule testamentari pro remissione pecatos meos o po sa salvezza dess’anima mea…… appare contrassegnata da una donazione a favore della chiesa che nel migliore dei casi è pari alla quota ereditarsia che spettava ad ogni figlio edel defunto o, in assenza di erredi a totu cussu ki appida in domu e foras de domu ( tutto ciò che jl defunto possedeva in casa e fuori di casa) .
In molti casi tali donazioni sono tanto cospicue da costituire un ricco patrimonio come quello del nobile Donnu Petru Murtinu il quale per essere interrato nella Chiesa di S.Maria di Bonarcado fece una donazione che comprendeva oltre che, lenzuola, coperte cuscini ematerasso, candelieri d’argento, 5 libre d’argento, 30 vacche,10 cavalle, 800 pecore, 200 capre ,100 scrofe ed una estesa proprietà terriera comprendente anche 8 servi ed 8 serve che vi dovevano lavorare gratuitamente ecc.
Si deve pertanto desumere che anche i giudici con i loro familiari venivano sepolti all’interno delle chiese ed, in particolare, nelle cattedrali dei capoluoghi isolani in cui risiedevano ed esercitavano il loro potere politico.
Pertanto appare quasi certo che i giudici del Logu, de Karali, almeno dai tempi di Orzooco e Torchitorio sino a quelli di Guglielmo e Benedetta di Massa, siano stati sepolti nella Cattedrale di Cagliari cosi come i gtandi personaggi del Logu de Arbaree quali Comita, Barisone ,Maruano II, , Ugone II,Mariano IV, e i figli Ugone III ed Eleonora siano stati sepolti nella Cattedrale di Oristano, o in altri edidici religiosi del Giudicatod'Arborea .
Tuttavia in tutte queste cattedrali, come negli altri edifici religiosi isolani minori attualmente non è visibile alcuna traccia della sepoltura di qualche giudice delle sepolture dei personaggi nobili sardi menzionate nella documentazione medioevale che ci è pervenuta.
Così,ad esempio, ci è noto che Costantino I di Torre venne sepolto nella chiesa di Saccargia che lui aveva fatto costruire a sue spese, così come, un suo successore venne sepolto nella Basilica di Nostra Signora del Rgno in Ardara , ma in entrabe le chiese non vi è èiùalcuna loro ytacciaSA CHE costabtino I torres vebbe sepolto bella Chiesa di Sacargia
Conseguentemente si deve dedurre che qualcuno le fatte sparire tutte a bella posta per una precisa ragione.
Individuare questo qualcuno non è difficile perchè risaputo che in Sardegna ,come in qualsiasi altra regione del mondo cattolico, la gestione degli edifici religiosi è sempre dipesa esclusivamente dai parroci e dalle disposizioni delle loro autorità religiose per cui gli uni e le altre sono i responsabili diretti di ogni attività
svolta entri le loro mura.
Ciò significa che nel passato tutte le sepolture dei giudici e degli altri personaggi del mondo giudicale ospitate in questi luoghi sacri sono state fatte sparire dai loro priori o parroci dietro una precisa disposizione dettata dalle loto autorità religiose isolane probabilmente per un preciso ordine dello stesso Vaticano.
E’ quindi doveroso indirizzare in questa direzibn il quesito Come e perchè sono state fatte sparire le sepolture in questione ? così come e doveroso che dalla medesima direzione venga fatta pervenire ai Sardi una valida risposta.
Sperando che tale attesa non sia vana, cercando logicamente di anticipare il contenuto di una eventuale tisposta dai vertici religiosi possiamo porre
lee seguenti ipotesi :
a’)- Le sepolture pssono essere state completamente distrutte disperdendo o occultando il materiale e scheletri all’esterno degli edifici religiosi che le ospitavano.
b)- Le sepolture sono state spostate ed occultate all’interno delle chiese per cui anche se non sono più visibili da parte dei fedeli possono essere cercate e recuperate .
Per quanto riguarda la seconda parte del quesito si può ipotizzare che le sepolture siano state distrutte od occultate o per una esigenza economica o più probabilmente una ragione strettamente politiche.
La ragione economica è individuata dalla necessità di liberare lo spazio per accogliervi via via le sepolture dei nuovi padroni della Sardegna.
Invece la ragione politica, oltre che dalla totale acquiescenza della Chiesa alla volontà di ogni nuovo padrone della Sardegna era dettata dalla necessità di distruggere integralmente la memoria storica dei Sardi èer cancellare quindi Sardi dalla loro coscienza ogni ricordo della loro antica grandezza e quindi anche igni minima reminiscenza del lungo e prospero periodo di indipendenza nel corso del quale essi sono stati governati da istituzioni politiche impostate su una democrazia reale di gran lunga migliore di quella attuale.
Ciò perchè allora i Sardi indirizzavano il loro consenso politico tutelando i loto interessi vitali mentre, per contro, oggi votano scegliendo ciò che è già scelto all’esterno della Sardegna per salvaguardare rapaci interessi continentali che risultano in opposizione con un reale progresso civile Isolano.


F. Bruno Vacca

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